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Campania

Avellino, NurSind protesta per infermieri precari in scadenza

di Redazione Roma

Il sindacato si rivolge al presidente della Commissione sanità, Alaia: Disattese le rassicurazioni sui rinnovi contrattuali, la politica mantenga le promesse fatte. Tra pochi mesi, infatti, scadranno i contratti dei precari, la maggior parte infermieri assunti nel corso dell’emergenza Covid-19 con contratti di pochi mesi.

Infermieri precari, NurSind Avellino scrive ad Alaia: mantenga promesse

Tra pochi mesi scadranno i contratti dei precari, la maggior parte infermieri assunti nel corso dell’emergenza pandemica con contratti di pochi mesi. Tra di loro ci sono poi i cosiddetti precari storici, assunti per anni attraverso contratti di somministrazione e poi a tempo determinato. È quanto scrive il segretario territoriale del NurSind Avellino, Romina Iannuzzi, in una lettera aperta indirizzata al presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Vincenzo Alaia.

Una missiva tutt’altro che “morbida”, con focus sulla gestione dei precari del comparto della sanità regionale a cui la politica e i dirigenti, ancora una volta, sembrano non volere dare ascolto (così come quanto sta avvenendo nelle attività di tirocinio per i laureandi dell’università Vanvitelli di Grottaminarda, in provincia di Avellino, con il Nursing Up che sta vagliando le segnalazioni dei forti ritardi).

Nero su bianco, Iannuzzi ricorda al presidente di commissione quanto non funziona. E lo fa proprio partendo dal mancato rinnovo dei 36 mesi dei contratti dei precari. Eppure la normativa vigente prevede che le Aziende, nell’espletare i concorsi pubblici, possano riservare fino ad un tetto massimo del 50% dei posti disponibili al personale non dirigenziale. Naturalmente i precari storici del nostro Servizio sanitario regionale non si sono visti riconosciuti tali requisiti, e ciò è attestato dai recenti concorsi pubblici per infermieri banditi dall’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” e dall’Asl di Avellino.

Rivolgendosi ancora ad Alaia, il segretario territoriale del NurSind, ricorda che il 23 dicembre 2020 lei ammetteva pubblicamente che le Aziende ospedaliere e sanitarie potevano adeguare contratti già in essere dei precari della sanità a 36 mesi. Un’ammissione trionfalistica dell’imminente proroga dei contratti che ha illuso circa cinquemila precari, ancora una volta sentitesi presi in giro dalla politica. Si auspicava, appunto, che alle dichiarazioni seguissero fatti tangibili, ma lo stupore – piuttosto – è arrivato dal silenzio della vostra maggioranza politica su una questione che andrebbe affrontata con priorità assoluta.

Tradotto: da palazzo Santa Lucia, sede centrale della Giunta regionale della Campania, tutto tace. Mentre il presidente Vincenzo De Luca continua ad affermare che all’interno del sistema sanitario della Campania mancano 15mila dipendenti. Numeri alla mano, qualcosa pare non tornare. E non mancano, altresì, i paradossi. Come quanto sta avvenendo al “Moscati” di Avellino – incalza Iannuzzi – dove i contratti degli infermieri precari scadranno il prossimo 30 giugno. Nel 2020 il “Moscati” ha speso oltre un milione di euro di straordinario per il personale del comparto (circa 64mila ore di straordinario) e questo a causa della grave carenza d’organico. Alcuni degli infermieri precari dell’Azienda ospedaliera, da quanto ci risulta, stanno dando le proprie dimissioni poiché in altre regioni d’Italia si stanno proponendo contratti di lavoro a 36 mesi.

Verrebbe però da pensare – come nell’opera teatrale l’Aristodemo di Vincenzo Monti – che “se Messenia piange, Sparta non ride”. Già, perché presso l’Asl di Avellino sono stati rinnovati i contatti di circa cinquanta precari per 4 mesi, esattamente in linea con lo stato di emergenza che si concluderà il 31 luglio 2021, conclude Iannuzzi.

Giornalista

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