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Puglia, 35 mln per operatori impegnati in emergenza Covid

di Redazione

Gli operatori sanitari coinvolti nell'emergenza Covid che hanno prestato servizio tra il 15 marzo e il 15 maggio hanno diritto a un bonus premio, calcolato sui giorni di presenza. Il riconoscimento è garantito da un accordo fra Regione Puglia e sindacati. A disposizione, 29 milioni di euro dei decreti Cura Italia e Rilancio e 6 milioni di euro di risorse regionali.

Regione Puglia, bonus premio per gli operatori sanitari Covid-19

Abbiamo siglato un accordo con i sindacati per riconoscere un premio agli operatori sanitari impegnati nelle corsie degli ospedali. È l'annuncio affidato ai social di Domenico De Santis, consigliere del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che la notte tra il 27 e il 28 maggio ha portato a termine la trattativa con il direttore del dipartimento Politiche della salute, Vito Montanaro e Cgil, Cisl, Uil.

Anche la Regione Puglia - così come fatto ad esempio anche da Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio e Veneto - ha deciso di riconoscere un bonus premio per infermieri, medici, oss e altri operatori sanitari che hanno prestato servizio per il Covid-19.

Saranno complessivamente distribuiti 35 milioni di euro: 29 milioni sono stati stanziati dal governo centrale mentre altri sei milioni saranno messi a disposizione dalla Regione.

Le fasce di retribuzione aggiuntiva sono quattro e riguarderanno 30mila operatori della sanità impegnati nella lotta al coronavirus per due mensilità. Il calcolo del contributo si baserà sulle giornate effettive trascorse a lavoro nei reparti covid.

A medici, infermieri e altri operatori viene riconosciuta una retribuzione aggiuntiva di 63 euro per giornata lavorata, per un massimo di 1.260 euro lordi al mese e per due mensilità nella prima fascia. Nella seconda fascia, la retribuzione massima per le due mensilità è di 1.480 euro lordi, per la terza fascia 800 euro lordi e per l'ultima fascia si tratta di 400 euro lordi.

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