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La battaglia delle mamme dei bimbi trapiantati

di Pino de Martino

A dieci giorni dalla delibera sulla riorganizzazione del modello della chirurgia pediatrica, non è cambiato niente. Abbiamo paura. A parlare è Dafne Palmieri, mamma di un ragazzino trapiantato di cuore e presidente del Comitato dei genitori dei bimbi trapiantati.

Dafne Palmieri: I nostri sono figli di un dio minore

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Una manifestazione del comitato

Palmieri non esclude di tornare a protestare con lo sciopero della fame. Sono passati dieci giorni dalla delibera che, in teoria, avrebbe dovuto mettere in sicurezza i nostri figli, ma l'unico effetto - spiega - è lo spostamento dei ragazzi già trapiantati da un reparto a un altro. I nostri sono figli un dio minore. Perché il reparto funziona, ma non è per loro. I genitori chiedono alla direzione dell'azienda dei Colli di individuare una stanza idonea, di concedere l'accesso alla cucina per scaldare qualcosa, di evitare ricoveri difficili accanto ai ragazzi, almeno un apparecchio per monitorare il cuore.

Palmieri fa sapere che sono stati ricevuti anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al quale è stata consegnata tutta la documentazione per l'approfondimento. La petizione per chiedere l'intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha intanto superato le 50mila firme.

La mobilitazione delle mamme dei bambini trapiantati parte da lontano. La sospensione dei trapianti pediatrici, com’è noto, è stata decisa poco più di un anno fa dal ministero della Salute a seguito dell’accertamento degli esiti negativi degli interventi e della mancata integrazione delle équipe. Ma è solo di qualche settimana fa l’ultima manifestazione di protesta indetta dal Comitato genitori bimbi trapiantati che ha bloccato l’uscita dell’ospedale Monaldi di Napoli.

I genitori manifestano contro quelle che definiscono le bugie della Regione Campania e della direzione del Monaldi. Alle richieste d’incontro delle mamme, il presidente De Luca, commissario alla sanità della Campania, ha finora risposto sempre picche: È stato chiuso dal ministero della Salute, replica come Pilato, lavandosene le mani. In una lettera a lui indirizzata e successivamente inviata anche al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, le mamme chiedono la riapertura del reparto una volta dedicato all’assistenza ai bambini trapiantati ed oggi chiuso.

Lunedì 12 marzo è morto un bimbo di 13 anni ricoverato in un reparto per adulti, hanno denunciato le mamme nel corso dell’ultimo sit-in all’uscita del Monaldi. 

La protesta – spiegano i rappresentanti del comitato – nasce dalla chiusura del reparto di Cardiologia e di Terapia intensiva pediatrica. Un reparto – dice Dafne Palmieri – la cui attività è sospesa e ai nostri figli non è garantita nemmeno l’adeguata assistenza pediatrica post intervento, che deve essere fornita seguendo precisi protocolli di cura di cui non si ha alcuna notizia.

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