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Elezioni IPASVI, un vademecum per capire come funzionava

di MS

Il Senato, in data 22 dicembre 2017, ha approvato il Ddl Lorenzin che ora è legge. Data storica per gli infermieri, che in questa norma leggono la trasformazione dei Collegi in Ordini. Oggi quindi non si parla più di Collegi Ipasvi, ma di Ordini delle professioni infermieristiche (Opi) provinciali e di Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi) [Le nuove regole per le elezioni OPI].

Elezioni Ipasvi provinciali: com'era

voto elezioni

Come si svolgevano le elezioni Ipasvi

Quando si votava?

Ogni tre anni

Come avvenivano le elezioni?

Il presidente uscente del collegio Ipasvi convocava l’assemblea degli iscritti. In prima convocazione dovevano essere presenti almeno un terzo degli aventi diritto al voto, mentre in seconda convocazione erano necessari almeno un decimo degli iscritti.

La convocazione veniva altresì resa pubblica mediante inserimento, entro il termine di 10 giorni, sul sito internet del collegio provinciale e della Federazione nazionale dei collegi Ipasvi. Successivamente all’assemblea venivano aperti i seggi. Il diritto al voto poteva essere esercitato nell’arco di tre giornate, di cui una festiva. I due sanitari più anziani e quello più giovane, presenti all’assemblea e non appartenenti al consiglio esercitavano rispettivamente le funzioni di scrutatori e di segretario (art. 15 Dpr n.221, 5 aprile 1950).

Chi aveva diritto al voto?

Avevano diritto al voto tutti gli iscritti in regola con il pagamento della quota annuale e che portavano con sé un documento di riconoscimento.

Dove e come si votava?

Il diritto al voto poteva essere esercitato esclusivamente nella sede del collegio Ipasvi, negli orari e tempi deliberati dal consiglio direttivo uscente (tali informazioni sono contenute nella convocazione all’assemblea annuale). A ogni iscritto venivano consegnate due schede o una scheda unica:

  1. una per la nomina dei membri del consiglio direttivo;
  2. una per la nomina dei membri del collegio dei revisori dei conti, compreso il membro supplente.

Era cura del consiglio direttivo uscente predisporre il seggio elettorale (il numero dei seggi disponibili dipende dalla grandezza della sala e dal numero degli iscritti), garantendo il rispetto della privacy a tutti gli elettori.

Chi poteva candidarsi?

Tutti gli iscritti all’albo sono eleggibili, compresi i consiglieri uscenti. Tra l’altro, già da alcuni anni, i collegi Ipasvi danno la possibilità ad eventuali candidati di avere una vetrina all’interno del sito internet provinciale. Non era prevista nessuna causa di ineleggibilità o incompatibilità per le elezioni alle cariche del direttivo e revisori dei conti.

Come funzionava la campagna elettorale?

Ogni iscritto aveva il diritto di predisporre e organizzare la propria campagna elettorale. L’unico divieto esistente (per il singolo candidato e per le liste già organizzate) era rappresentato dal non utilizzo del logo Ipasvi sulla comunicazione della candidatura.

Leggendo, tra gli altri, il regolamento elettorale del collegio Ipasvi della Provincia di Pavia all’articolo 5 si legge: L’assemblea elettorale può essere preceduta da un’assemblea straordinaria, finalizzata esclusivamente a permettere ai candidati di intervenire e presentare la propria candidatura e il proprio programma; tale assemblea straordinaria può essere convocata dal presidente se il consiglio direttivo lo ritiene necessario o può essere richiesto a questo scopo da almeno un sesto dei membri del collegio.

Quali erano le regole da rispettare?

  • Non sono ammesse deleghe al voto;
  • ogni iscritto all’albo entro 30 giorni dalla proclamazione dei risultati può proporre ricorso avverso la validità delle operazioni elettorali alla commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie;
  • ogni iscritto ha diritto di consultare l’albo provinciale aggiornato dei collegi.

Come era fatta la scheda elettorale?

A tutti gli elettori veniva consegnata una matita copiativa e 2 schede contenenti le seguenti dizioni:

  • “Consiglio Direttivo” seguita dal numero di righe adeguate rispetto al numero dei consiglieri eleggibili (vedi in seguito);
  • “Collegio dei Revisori dei Conti” seguita da tre righe e un’ulteriore riga preceduta dalla dizione “Revisore dei conti supplente”.

Quanti candidati potevano essere eletti al consiglio direttivo e al collegio dei revisori dei conti?

Consiglio direttivo Ipasvi:

  • 5 membri se gli iscritti all’albo non superavano i cento;
  • 7 membri se superavano i cento, ma non i cinquecento;
  • 9 membri se superavano i cinquecento, ma non i mille e cinquecento;
  • 15 membri se superavano i mille e cinquecento (art. 2 Dlgs. 13 settembre 1946, n. 233).

Collegio dei revisori dei conti Ipasvi:

  • 3 membri effettivi;
  • 1 membro supplente

Resta inteso che era facoltà dell’elettore indicare anche un numero inferiore di preferenze rispetto a quello previsto dalla normativa.

Come venivano gestite le tre giornate di voto?

Durante tutte le giornate elettive il segretario aveva la responsabilità di redigere, giorno per giorno, il verbale; il presidente, per ognuno dei tre giorni di votazione, aveva la responsabilità della custodia della sala, e alla chiusura degli accessi e delle aperture della stessa in maniera che nessuno potesse entrarvi (Regolamento procedimento elettorale Collegio Ipasvi Pavia)

Cosa succedeva dopo le elezioni?

Ultimato lo scrutinio il presidente proclamava immediatamente i risultati delle elezioni. Entro otto giorni dall’avvenuta elezione, il consiglio direttivo veniva convocato dal consigliere più anziano di età.

Quali erano le cariche e come venivano assegnate?

In realtà il primo consiglio direttivo aveva come unico oggetto del giorno l’elezione del presidente, vice-presidente, segretario e tesoriere.

Il percorso sopra descritto rappresenta fedelmente i riferimenti legislativi, nonché i vari regolamenti aventi ad oggetto la nomina dei membri degli organi direttivi Ipasvi posti in essere fino a quest’anno.

Vademecum elezioni del comitato centrale Ipasvi

Continuando a mantenere un doppio scenario alla “Sliding Doors” ripercorriamo anche le modalità finora in vigore e le novità inerenti l’elezione dei membri del comitato centrale della Fnopi.

I 103 neo-presidenti dei collegi Ipasvi, formato il consiglio nazionale, vengono convocati, per la prima volta, entro il mese di marzo dell’anno successivo alle elezioni degli organi provinciali. La convocazione ha come unico argomento del giorno l’elezione del nuovo comitato centrale e collegio dei revisori dei conti.

Quando si votava?

Ogni tre anni.

Come avvenivano le elezioni?

L’assemblea elettorale è valida in prima convocazione quando abbiano votato almeno un terzo degli aventi diritto al voto, in seconda convocazione quando abbiano votato almeno un decimo degli aventi diritto. La convocazione viene altresì resa pubblica mediante inserimento, entro il termine di 10 giorni, sul sito internet della federazione nazionale dei collegi Ipasvi.

Successivamente all’assemblea si aprono i seggi. Il diritto al voto potrà essere esercitato nell’arco di tre giornate, di cui una festiva. I due presidenti dei collegi provinciali più anziani e quello più giovane, presenti all’assemblea elettiva e non appartenenti al comitato centrale e al collegio dei revisori dei conti, esercitano rispettivamente le funzioni di scrutatori e di segretario.

Chi aveva diritto al voto?

Tutti i presidenti di collegio provinciale regolarmente eletti muniti di valido documento di riconoscimento; non è ammessa delega. Solo in caso di impedimento documentato e per gravi motivi del presidente di un collegio, è ammessa la sostituzione da parte del vice presidente del medesimo collegio.

Dove e come si votava?

Il diritto al voto può essere esercitato esclusivamente nella sede della Fnopi (Roma), negli orari e tempi deliberati dal comitato centrale uscente (tali informazioni sono contenute nella convocazione all’assemblea annuale.

Ad ogni iscritto viene consegnata una scheda recante la dizione "Comitato centrale" seguita da sette righe, la dizione "Collegio dei revisori dei conti" seguita da tre righe, la dizione "Revisore dei conti supplente" seguita da una riga.

Sarà cura del comitato centrale uscente predisporre il seggio elettorale:

  • sala adeguata per permettere lo svolgimento delle operazioni di voto e spoglio
  • numero di schede e buste sufficienti rispetto al numero dei votanti

Chi poteva candidarsi?

Qualunque iscritto all’albo, compresi i consiglieri uscenti (art. 4 comma 1 Regolamento sul procedimento elettorale della federazione nazionale dei collegi Ipasvi).

Come funzionava la campagna elettorale?

Entro il termine di quindici giorni precedenti alle elezioni la Fnopi mette a disposizione di qualunque iscritto un apposito spazio sul sito web ufficiale, affinché vi sia data pubblicità all’eventuale candidatura di singoli iscritti o di liste.

È vietato apporre il marchio Fnopi sulla comunicazione della candidatura.

Anche in questo caso l’assemblea elettorale può essere preceduta da un consiglio nazionale straordinario, finalizzato a permettere ai candidati di intervenire e presentare la propria candidatura.

Quali erano le regole da rispettare?

  • ogni iscritto all’albo entro 30 giorni dalla proclamazione dei risultati può proporre ricorso avverso la validità delle operazioni elettorali alla commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie
  • non essendo previsto il voto di lista, tutti possono essere eletti e nella scheda possono essere inseriti anche un numero inferiore di candidati

Come si votava?

Ogni presidente di collegio (elettore) dispone di un voto per ogni 200 iscritti o frazione di duecento iscritti al rispettivo albo provinciale.

Cosa succedeva dopo le elezioni?

Ultimato lo scrutinio dei voti il presidente proclama il risultato:

  • i primi 7 nomi per il comitato centrale
  • i primi 4 per il collegio dei revisori dei conti (i primi 3 effettivi, il quarto supplente)

Gli iscritti eletti nel comitato centrale devono comunicare formalmente l’accettazione della carica al componente più anziano del comitato, entro tre giorni dall’elezione (Art. 13, comma 2 regolamento sul procedimento elettorale della federazione nazionale dei collegi Ipasvi).

Quali erano le cariche?

Entro otto giorni dall'elezione, il componente più anziano eletto, convoca il comitato centrale per l’elezione del presidente, vice-presidente, tesoriere, segretario e membri del consiglio direttivo. Con le stesse modalità il collegio dei revisori dei conti viene convocato dal componente più anziano di età per la sola elezione del presidente. Per la validità di questa prima riunione del collegio dei revisori dei conti è necessaria la presenza di tre componenti effettivi.

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