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Area psichiatrica

Disagio psichico e reintegro: il valore delle reti sociali

di Carlo Scovino

Il sistema di sanità pubblica non è più in grado di gestire e governare i bisogni complessi presentati dai pazienti psichiatrici. Questo perché i loro bisogni sono talmente eterogenei ed estesi che possono essere soddisfatti solo secondo un approccio multidisciplinare, ossia attraverso la collaborazione dei servizi insieme al contesto, alle istituzioni, alla famiglia e al gruppo di appartenenza.

Approccio multidisciplinare nella gestione del disagio psichico

Il Centro Psico Sociale (CPS) Puglie situato a Milano da sempre svolge attività e progetti incentrati sulla prevenzione e sostegno alla fragilità mentale, nonché sulla valorizzazione del rapporto CPS-Territorio-Rete Sociale-Famiglie.

La Coordinatrice Infermieristica del Centro Psico Sociale zona 4 a Milano Ines Marroccoli e l’Educatore Professionale Carlo Scovino hanno realizzato un documento mirato ad analizzare l'importanza che il sistema di reti sociali può avere nella fase di riabilitazione e reintegro in società di un individuo affetto da disagio psichico.

Il disagio psichico spesso pone la persona in isolamento totale, specialmente nelle relazioni affettive e all’interno della comunità. L’obiettivo del CPS è quello, pertanto, di ricostruire l’aspetto relazionale e sociale delle persone affette da questi disagi mediante l’attivazione di risorse esterne al CPS presenti nel contesto di appartenenza.


Il territorio, infatti, sembra avere una forte azione risocializzante e aiuta a mantenere l’utente nella propria rete di appartenenza facendo in modo che venga da questa positivamente sostenuto.

Il CPS svolge da tanti anni un lavoro di rete con la finalità di promuovere un approccio multidisciplinare tra enti, servizi e persone presenti sul territorio per realizzare progetti ed attività mirate alla riabilitazione e rieducazione dell’utente.

In primo luogo il lavoro di rete offre all’utente supporti esterni al CPS e maggiormente integrati con il contesto sociale così da aiutarlo a creare una rete personale relazionale sia di tipo formale (enti, organizzazioni, servizi) che informale (parenti, amici). Questa rete favorisce il suo reintegro in società contrastando, al contrario, l'isolamento. In secondo luogo aiuta a mantenere il CPS costantemente in contatto con le strutture che si occupano di psichiatria.

Si è osservato, inoltre, che la rete sociale ha una funzione positiva sul benessere psicofisico della persona e svolge un importante ruolo nel processo di reintegrazione sociale dell’individuo e nel percorso riabilitativo di riduzione delle disabilità.

Importante è il ruolo di "social support" che le reti sociali svolgono: promuovono e tutelano il benessere individuale e di protezione da diverse forme di disagio. Per fare questo è però necessario un approccio multidisciplinare che vede quindi il collegamento tra diversi attori. Questo vale specialmente per quegli individui caratterizzati da un grave disagio psichico e che si portano dietro reti spesso strette e fragili.

Obiettivo delle reti sociali è quello di porsi sulla linea di confine tra il sistema dei servizi e gli attori della rete sociale naturale del paziente inserito nella sua comunità locale di appartenenza, favorendone gli scambi e la comunicazione. Questo perché i bisogni degli utenti psichiatrici sono cambiati e non si può più pensare di gestirli attraverso un unico sistema, ma solo attraverso la collaborazione di tutta la rete sociale formata dai servizi, dalla famiglia e dalla comunità.

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