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Esami di laboratorio

Funzionalità epatica

di Chiara Vannini

Negli esami del sangue per valutare la funzionalità epatica vengono indagate principalmente transaminasi e bilirubina. Il fegato è, insieme ai reni, l’organo più frequentemente sottoposto a controlli, per questo alcuni valori vengono inseriti fra gli esami di laboratorio di routine.

Analisi del sangue: La funzionalità epatica

Il fegato è il più voluminoso organo viscerale e svolge una grande varietà di funzioni, che si suddividono in funzioni di sintesi, di accumulo, cataboliche e di escrezione.

Tenuto in considerazione il grande numero di funzioni svolte dal fegato e che una richiesta di tutti gli esami disponibili sarebbe onerosa e dispersiva per il paziente e per la diagnostica, nel caso di sospetta malattia epatica il medico prescriverà principalmente i test essenziali indicativi delle funzioni fondamentali.

Transaminasi

Le transaminasi, particolarmente presenti nel fegato, sono enzimi che trasformano gli aminoacidi in energia e intervengono anche nella sintesi del glucosio. Quando il fegato non funziona adeguatamente o subisce dei danni e le cellule vengono quindi danneggiate, le transaminasi fuoriescono e si riversano nel sangue, aumentando la loro concentrazione.

Le transaminasi sono:

  • GOT o AST (glutammato – ossalacetato transaminasi o aspartato transaminasi)
  • GPT o ALT (glutammato – piruvato transaminasi o alanina transaminasi)

Ci sono anche altri enzimi, anch’essi rilasciati in caso di danno epatico, ma meno frequentemente dosati, ovvero:

  • Le gamma GT
  • La lattico deidrogenasi (LDH)
  • La fosfatasi alcalina

Le transaminasi vengono sempre richieste come esame di routine per controllare la funzionalità del fegato, quale organo vitale. Sintomi come vomito, diarrea o addominalgia spingono sempre a richiederne il controllo.

Esse vengono inoltre dosate quando si sospetta una malattia epatica, o anche quando essa è già stata diagnosticata, ma se ne vuole monitorare l’evoluzione. Le situazioni più comuni sono le epatiti e la cirrosi epatica. Vengono indagate anche in caso di ittero ostruttivo e sospetto di tumore epatico e danno epatico da farmaci.

Bilirubina

La bilirubina è una sostanza derivante dalla degradazione dell’emoglobina; deriva infatti dalla distruzione dei globuli rossi esausti che vengono dapprima degradati dalla milza; in un secondo momento i residui vengono trasportati nel fegato e metabolizzati.

In condizioni fisiologiche la bilirubina si trova in situazioni di equilibrio e viene quindi eliminata in maniera ottimale. In condizioni patologiche, la bilirubina si accumula, causando ittero ovvero un ingiallimento delle sclere e della cute (dato proprio dal colore giallastro della bilirubina).

La bilirubina che viene misurata è:

  • Totale: è il valore totale di bilirubina diretta e indiretta
  • Diretta: è così definita quando arriva nel fegato, si combina con l’acido glucoronico diventando idrosolubile
  • Indiretta: è così definita prima che raggiunga il fegato e quindi prima di legarsi all’albumina per essere trasportata
GOT o AST

U/l

Unità per litro
7-60 U/l
GPT o ALT

U/l

Unità per litro
7-55 U/l
Gamma GT

U/l

Unità per litro
9 – 49 U/l
LDH

U/l

Unità per litro
122 – 222 U/l
Fosfatasi alcalina

U/l

Unità per litro
45 – 115 U/l
Bilirubina totale

Mg/dl

Milligrammi per decilitro
0,3 – 1 mg/dl
Bilirubina diretta

Mg/dl

Milligrammi per decilitro
0,0 – 0,4 mg/dl
Bilirubina indiretta

Mg/dl

Milligrammi per decilitro
01 – 1,0 mg/dl
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