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Patologia

Osteopetrosi, la malattia delle ossa di marmo

di Ilaria Campagna

L'osteopetrosi è una malattia ossea che rende le ossa dense in modo anormale e soggette a fratture. L’osteopetrosi può variare da lieve a grave ed essere addirittura potenzialmente letale. Sono stati descritti alcuni tipi principali di osteopetrosi in base all’ereditarietà: autosomica dominante, autosomica recessiva, autosomica intermedia e legata all’X. I sintomi della malattia possono insorgere durante l’infanzia (esordio precoce) o in età più avanzata (esordio tardivo) e comprendono fratture, anemia, emorragie e infezioni. La diagnosi è di tipo radiografico e la conferma è genetica. Il trattamento è sintomatico e la prognosi dipende dal sottotipo della malattia e della precocità dell’esordio.

Che cos’è l’osteopetrosi

L'osteopetrosi è una malattia ossea che rende le ossa dense in modo anormale e soggette a fratture. L’osteopetrosi può variare da lieve a grave ed essere addirittura potenzialmente letale. I sintomi della malattia possono insorgere durante l’infanzia (esordio precoce) o in età più avanzata (esordio tardivo).

L'osteopetrosi autosomica dominante è la forma più comune del disturbo, che colpisce circa 1 persona su 20.000. L'osteopetrosi autosomica recessiva è più rara e si verifica in circa 1 persona su 250.000. Altre forme di osteopetrosi sono molto rare. Nella letteratura medica sono stati riportati solo pochi casi di osteopetrosi autosomica intermedia e OL-EDA-ID.

Cause di osteopetrosi

Rx bacino di paziente con osteopetrosi

L’osteopetrosi è causata da anomalie di almeno 9 geni.

Le mutazioni del gene CLCN7 sono responsabili di circa il 75% dei casi di osteopetrosi autosomica dominante, del 10-15% dei casi di osteopetrosi autosomica recessiva e di tutti i casi noti di osteopetrosi autosomica intermedia.

Le mutazioni del gene TCIRG1 causano circa il 50% dei casi di osteopetrosi autosomica recessiva.

Le mutazioni in altri geni sono cause meno comuni di forme autosomiche dominanti e autosomiche recessive della malattia. Il tipo di osteopetrosi legata all'X, OL-EDA-ID, deriva da mutazioni nel gene IKBKG. In circa il 30% di tutti i casi di osteopetrosi, la causa della condizione è sconosciuta.

I geni associati all'osteopetrosi sono coinvolti nella formazione, nello sviluppo e nella funzione di cellule specializzate chiamate osteoclasti. Queste cellule distruggono il tessuto osseo durante il rimodellamento osseo, un normale processo in cui il vecchio osso viene rimosso e viene creato nuovo osso per sostituirlo. Le ossa vengono costantemente rimodellate e il processo è attentamente controllato per garantire che le ossa rimangano forti e sane.

Le mutazioni in uno qualsiasi dei geni associati all'osteopetrosi portano a osteoclasti anormali o mancanti. Senza osteoclasti funzionali, il vecchio osso non si rompe quando si forma nuovo osso. Di conseguenza, le ossa in tutto lo scheletro diventano insolitamente dense. Le ossa sono anche strutturalmente anormali e quindi soggette a fratture.

Sintomi di osteopetrosi

La crescita dell’osso è, in genere, alterata e questo fa sì che le ossa si ispessiscano e si fratturino facilmente. Inoltre, la riduzione del midollo osseo causata dalla crescita anomala dell’osso può determinare una ridotta produzione di cellule ematiche, causando anemia, infezioni o emorragie.

L’iperaccrescimento delle ossa craniche può provocare l’aumento della pressione intracranica e la compressione dei nervi, causando paralisi facciale o perdita della vista o dell’udito e può deformare il volto e i denti.

Altri sintomi dell’osteopetrosi possono includere:

  • Dolore alle ossa
  • Dolori articolari
  • Dolori muscolari
  • Ipocalcemia
  • Parestesie
  • Ritardo di crescita

Possono di rado essere presenti anche:

  • Ipoacusia
  • Pancitopenia
  • Epatomegalia
  • Piastrinopenia
  • Riduzione della vista
  • Ritardo mentale
  • Scoliosi
  • Sindattilia
  • Splenomegalia
  • Stanchezza con spasmi

Diagnosi di osteopetrosi

In genere la diagnosi di osteopetrosi si basa sui sintomi e sulle radiografie, che mostrano ossa molto dense o deformate. La conferma è poi genetica, poiché una volta posta la diagnosi è importante differenziarne i diversi sottotipi così da fornire trattamenti specifici.

La diagnosi differenziale si pone rispetto a fluorosi, avvelenamento da berillio, piombo e bismunto, mielofibrosi, malattia di Paget (forma sclerosante), alcune neoplasie (linfoma, metastasi osteoblastiche).

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per osteopetrosi, di conseguenza è perlopiù sintomatico. I corticosteroidi possono aiutare a ridurre la formazione di osteoblasti e aumentare la velocità di eliminazione dei vecchi, oltre che aiutare ad alleviare il dolore alle ossa e migliorare la forza muscolare.

Nelle forme più gravi con perdita di midollo osseo viene utilizzato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che offre maggiori possibilità di sopravvivenza.

Importante trattare fratture, anemia, emorragie e infezioni. Può essere necessario anche un intervento chirurgico per decomprimere la pressione sui nervi all’interno del cranio. Infine, può essere necessario un trattamento ortodontico per correggere i denti storti e la chirurgia plastica per correggere gravi deformazioni del viso e della mandibola.

Prognosi

L’osteopetrosi a esordio precoce non trattata mediante trapianto di midollo osseo conduce, in genere, alla morte in età neonatale o nella prima infanzia. La morte è, solitamente, causata da anemia, infezioni o emorragie. L’osteopetrosi a esordio tardivo è, in genere, molto lieve e ha una normale aspettativa di vita.

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